Edoardo Varini & Luca Sforzini ragionano sul rinvenimento di un antico mazzo di Tarocchi al Castello Sforzini di Castellar Ponzano. Tra storia, arte, letteratura, filosofia ed esoterismo.

Edoardo Varini & Luca Sforzini ragionano sul rinvenimento di un antico mazzo di Tarocchi al Castello Sforzini di Castellar Ponzano. Tra storia, arte, letteratura, filosofia ed esoterismo.
Castello Sforzini di Castellar Ponzano – nel giorno di San Giovanni d’Estate 2022 viene rinvenuto un antico mazzo di Tarocchi, nascosto dietro un mattone smosso nella torre dell’ala Ovest. Gli Arcani Maggiori non sono ancora stati datati, ma certo questa è testimonianza della presenza di esoteristi al Castello nei secoli passati. Già la simbologia alchemica presente al Castello ne era indizio, e quest’ulteriore prova rinvigorisce il filone di ricerca iniziatica su cui alcuni storici stanno lavorando.
Il “Gioco dei Trionfi” (questo il nome originario), alta espressione dell’arte cristiana tardo-medievale e rinascimentale, nacque proprio nei Castelli in Italia a fine ‘400, alle corti milanesi o ferraresi dei Visconti o degli Estensi. Nel ‘700 l’esoterista francese Court de Gébelin li interpretò come libro iniziatico – attribuito ora agli egizi, ora ai magi, ora ai cabalisti e agli ebrei, affascinando le logge massoniche ed interessando Papus, Eliphas Levi, e gli iniziati della Golden Dawn.
Nel microcosmo degli Arcani Maggiori si riflette l’intero macrocosmo umano e divino, unendo religione, magia, ermetismo, alchimia, cabala e astrologia, teologia e filosofia. Ben lo compresero Pietro Aretino, Matteo Maria Boiardo e Teofilo Folengo, che scrissero del simbolismo dei “Trionfi”, e in tempi recenti Italo Calvino ne “Il castello dei destini incrociati” e Alejandro Jodorowsky.
L’inatteso ritrovamento di San Giovanni d’Estate conferma la vocazione esoterica del Castello Sforzini di Castellar Ponzano.
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Vincenzo Di Gregorio (indagatore dei misteri di storia e archeologia su “La porta del Tempo” e “Antikitera.net”), Alberto Arecchi (associazione Liutprand) in azione al Castello Sforzini

Vincenzo Di Gregorio (indagatore dei misteri di storia e archeologia su “La porta del Tempo” e “Antikitera.net”), Alberto Arecchi (associazione Liutprand) e il lupo (licantropo) Lycan in azione al Castello Sforzini di Castellar Ponzano.
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Rinvenuto un antico mazzo di Tarocchi, nascosto dietro un mattone smosso nella torre dell’ala Ovest.

Castello Sforzini di Castellar Ponzano – Nel giorno di San Giovanni d’Estate 2022 viene rinvenuto un antico mazzo di Tarocchi, nascosto dietro un mattone smosso nella torre dell’ala Ovest. Gli Arcani Maggiori non sono ancora stati datati, ma certo questa è testimonianza della presenza di esoteristi al Castello nei secoli passati. Già la simbologia alchemica presente al Castello ne era indizio, e quest’ulteriore prova rinvigorisce il filone di ricerca iniziatica su cui alcuni storici stanno lavorando.

Il “Gioco dei Trionfi” (questo il nome originario), alta espressione dell’arte cristiana tardo-medievale e rinascimentale, nacque proprio nei Castelli in Italia a fine ‘400, alle corti milanesi o ferraresi dei Visconti o degli Estensi. Nel ‘700 l’esoterista francese Court de Gébelin li interpretò come libro iniziatico – attribuito ora agli egizi, ora ai magi, ora ai cabalisti e agli ebrei, affascinando le logge massoniche ed interessando Papus, Eliphas Levi, e gli iniziati della Golden Dawn.

Nel microcosmo degli Arcani Maggiori si riflette l’intero macrocosmo umano e divino, unendo religione, magia, ermetismo, alchimia, cabala e astrologia, teologia e filosofia. Ben lo compresero Pietro Aretino, Matteo Maria Boiardo e Teofilo Folengo, che scrissero del simbolismo dei “Trionfi”, e in tempi recenti Italo Calvino ne “Il castello dei destini incrociati” e Alejandro Jodorowsky.

L’inatteso ritrovamento di San Giovanni d’Estate conferma la vocazione esoterica del Castello Sforzini di Castellar Ponzano.


 

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Castellar Ponzano, maggio 2022 – La scrivania del FUTURISTA Angelo Rognoni (a cui sedette MARINETTI) è giunta al CASTELLO SFORZINI di Castellar Ponzano.

CASTELLAR PONZANO, maggio 2022 – La scrivania del FUTURISTA Angelo Rognoni (a cui sedette MARINETTI) è giunta al CASTELLO SFORZINI di Castellar Ponzano. E’ ora nell’ala est, di fronte al grande camino.
La scrivania e la poltrona del futurista pavese Angelo Rognoni (a cui sedettero Marinetti, Mazza, Soggetti, Cerati, Morpurgo, Dessy, Corra, Chiti, Cangiullo ed altri protagonisti del futurismo) sono giunti al Castello Sforzini di Castellar Ponzano e collocati nell’ala est, di fronte al grande camino. Accoglieranno a tempo debito i visitatori interessati alla visione dei manoscritti e dattiloscritti (molti inediti) dell’Archivio Rognoni (che saranno resi consultabili in forma organizzata dopo il riordino e la catalogazione).
L’intero Archivio del futurista Angelo Rognoni (Pavia 1896-1957) comprendente manoscritti futuristi, dattiloscritti, riviste, giornali e libri futuristi, fotografie, disegni, dipinti, bozzetti, lettere, testi inediti, è stato affidato dall’ultima erede dell’artista a Luca Sforzini Arte. Marida Caviggia, nipote dell’artista, ha inoltre donato l’arredamento dello studio di Rognoni al Castello Sforzini di Castellar Ponzano perchè siano là collocati per eternare la memoria del nonno.
Luca Sforzini Arte, con l’acquisizione dell’Archivio Rognoni che si aggiunge alla gestione dell’eredità del futurista Francesco Cangiullo (Napoli 1884-Livorno 1977) proveniente dalla Collezione Mena Joimo di Livorno, riunisce così moralmente ed artisticamente i due grandi amici futuristi e rilancia l’attenzione al futurismo “dimenticato”.
Angelo Rognoni è stato, con Gino Soggetti, il principale esponente del futurismo pavese. Aderisce al movimento fin dagli anni Dieci; nel 1916 lancia il “Manifesto della psicopittura” e nel 1917 fonda “La Folgore Futurista”. Volontario nella prima guerra mondiale, combatte sul Carso e – fatto prigioniero – trascorre 14 mesi in un campo di concentramento. Elabora sintesi teatrali e tavole parolibere, romanzi, drammi, novelle, Manifesti. E’ legato con affettuosa amicizia a Marinetti, Mazza, Soggetti, Cerati, Morpurgo, Dessy, Corra, Chiti, Cangiullo, Masnata, Grignani, Prampolini.

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Angelo Rognoni su wikipedia

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PAVIA, maggio 2022 – L’Archivio del FUTURISTA Angelo ROGNONI (1896-1957) affidato a Luca Sforzini Arte. La scrivania di Rognoni (a cui sedette MARINETTI) donata al CASTELLO SFORZINI di Castellar Ponzano

PAVIA, maggio 2022 – L’Archivio del FUTURISTA Angelo ROGNONI (1896-1957) affidato a Luca Sforzini Arte. La scrivania di Rognoni (a cui sedette MARINETTI) donata al CASTELLO SFORZINI di Castellar Ponzano.
PAVIA, maggio 2022 – L’Archivio del futurista Angelo Rognoni (1896-1957) comprendente manoscritti inediti, fotografie, disegni e libri futuristi, viene affidato dall’ultima erede dell’artista a Luca Sforzini Arte. La scrivania e la poltrona di Rognoni (a cui sedettero Filippo Tommaso Marinetti ed altri protagonisti del futurismo) vengono donate al Castello Sforzini di Castellar Ponzano per eternare la memoria del grande futurista pavese.
Marida Caviggia, nipote del grande futurista pavese Angelo Rognoni (Pavia 1896-1957) ha affidato a Luca Sforzini Arte la gestione dell’intero Archivio Rognoni (comprendente manoscritti futuristi, dattiloscritti, riviste, giornali e libri futuristi, fotografie, disegni, dipinti, bozzetti, lettere, testi inediti). L’ultima erede dell’artista ha inoltre donato la scrivania e la poltrona di Rognoni (a cui sedettero Marinetti, Mazza, Soggetti, Cerati, Morpurgo, Dessy, Corra, Chiti, Cangiullo ed altri protagonisti del futurismo) al Castello Sforzini di Castellar Ponzano perchè siano là collocati per eternare la memoria del nonno. Così sarà.
Luca Sforzini Arte, con l’acquisizione dell’Archivio Rognoni che si aggiunge alla gestione dell’eredità del futurista Francesco Cangiullo (Napoli 1884-Livorno 1977) proveniente dalla Collezione Mena Joimo di Livorno, riunisce così moralmente ed artisticamente i due grandi amici futuristi e rilancia l’attenzione al futurismo “dimenticato”.
Angelo Rognoni è stato, con Gino Soggetti, il principale esponente del futurismo pavese. Aderisce al movimento fin dagli anni Dieci; nel 1916 lancia il “Manifesto della psicopittura” e nel 1917 fonda “La Folgore Futurista”. Volontario nella prima guerra mondiale, combatte sul Carso e – fatto prigioniero – trascorre 14 mesi in un campo di concentramento. Elabora sintesi teatrali e tavole parolibere, romanzi, drammi, novelle, Manifesti. E’ legato con affettuosa amicizia a Marinetti, Mazza, Soggetti, Cerati, Morpurgo, Dessy, Corra, Chiti, Cangiullo, Masnata, Grignani, Prampolini.
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Angelo Rognoni su wikipedia : https://it.wikipedia.org/wiki/Angelo_Rognoni
Info su Luca Sforzini Arte: www.valutazione-quadri.it
Info sul Castello Sforzini di Castellar Ponzano: Castello: www.castellosforzini.it
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