Breve spiegazione del logo/simbolo del Castello Sforzini di Castellar Ponzano

“Partendo dai colori abbiamo il nero: l’ “opera al nero”, la nigredo, le tenebre da cui inevitabilmente dobbiamo passare per poi dar spazio alla luce; che infatti puntualmente giunge con il giallo: la citrinitas, l’ “opera al giallo”, la consapevolezza, la rinascita, il colore del sole, il Sol Invictus. C’è un ouroboros: il serpente primigenio, l’eterno divenire, il passato, il presente e il futuro in una loro continuità. Ci sono ovviamente la sagoma del castello e la costellazione dell’Orsa maggiore, costituita da sette stelle. Sette come i colli su cui originariamente era costruita la città di Tortona, esattamente come Roma (Tortona “la piccola Roma”); sono colli che nel corso dei secoli si sono consunti e di cui si è persa forse anche memoria se non presso gli storici più attenti. Sette come i sette giorni della Creazione, i primi sette versetti del Corano, i 7 Metalli alchemici, i 7 Pianeti sacri. Potremmo qui parlare dell’Ankh egizio, ma andremmo veramente troppo oltre. Le stelle sono qui rappresentate a 7 punte, come eptagrammi, e non è un caso. C’è il motto di Ludovico il Moro, Ludovico Sforza: “MERITO ET TEMPORE”, che potremmo tradurre come “con merito, con i propri talenti, ma anche con impegno e lavoro costante” e “al tempo giusto”. Ogni cosa a suo tempo, il tempo è galantuomo. Ludovico il Moro abbinava questo suo motto a una scopetta, una ramazza, con la quale voleva dare un messaggio politico: mettere ordine, spazzar via le brutture in quello che era l’ allora Ducato di Milano. Potremmo tradurre con “Ordo ab chao”. Ovviamente in questo simbolo, che ha una lettura essoterica ed una lettura esoterica, c’è un programma di lavoro per il Castello. Il Castello deve essere un luogo, in futuro, negli anni a venire, in cui possano trovarsi a loro agio e venire come a casa loro tanto gli Scout con il sacco a pelo come il Duca di Kent in smoking. E non sono due esempi fatti a caso. Quindi, per chi mi intende: “un sistema morale velato da allegorie e illustrato da simboli”.

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